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Bonus mobilità: malfunzionamenti del portale esercenti

Bonus mobilità: malfunzionamenti del portale esercenti

Dal 19 ottobre è possibile, per gli esercenti bici, e-bike e di mezzi di trasporto green, registrarsi alla piattaforma online per poter ricevere le richieste degli idonei al Bonus Mobilità.
La pratica è stata attivata a sole due settimane di distanza dal tanto agognato 3 novembre.
Una data fatidica per tutti coloro che intendono ricevere un rimborso per una bici già acquistata e per chi, invece, ha intenzione di richiedere un bonus da spendere entro dicembre.

La registrazione da parte dei negozianti sulla piattaforma del buono mobilità – si sottolinea in un Comunicato del Ministero dell’Ambiente – è necessaria per partecipare al programma che eroga agevolazioni fino al 60% del valore del mezzo acquistato con un buono che comunque non può superare i 500 euro.”

Chi può registrarsi

Secondo il comunicato del Ministero dell’Ambiente possono far richiesta gli esercenti di biciclette classiche o a pedalata assistita, di handbike nuove o usate; i venditori di veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, come hoverboard, monopattini elettrici e segway.

Come funziona il portale del Ministero dell’Ambiente

Dal 3 novembre, quando la piattaforma sarà aperta agli acquirenti, chi avrà già comprato il mezzo (entro il 2 novembre) potrà chiedere il rimborso presentando la fattura o lo scontrino parlante. Chi, invece, non avrà ancora fatto l’acquisto potrà chiedere la generazione del buono da utilizzare per ottenere lo sconto presso l’esercente prescelto tra coloro che si sono iscritti su www.buonomobilita.it.

Il primo giorno

Già nelle prime 24 ore dall’attivazione del portale le registrazioni degli esercenti erano arrivate a 500.
“È un’ottima risposta – dichiara il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – significa che si sente la necessità di mobilità sostenibile, soprattutto in questo periodo delicato dal punto di vista sanitario. Usare la bicicletta o un veicolo elettrico o ancora i servizi di mobilità condivisa comportano meno inquinamento nelle nostre città e una maggiore tutela della nostra salute”.

L’inghippo

Possono registrarsi solo coloro che svolgono l’attività con il codice ATECO previsto nella lista che viene allegata dal Ministero dell’Ambiente.
Ma due settimane sono poche per risolvere eventuali problemi o imprevisti. E appena se ne presenta uno non c’è la preparazione necessaria per risolverlo. È il caso di un artigiano che produce biciclette a pedalata assistita.
L’imprenditore aveva segnalato problemi nella registrazione della propria attività sul portale online perché il suo codice Ateco non è previsto nella lista fornita dal Ministero.

Eppure il suo Codice ATECO è il 30.91.12. Esattamente quello per la “fabbricazione di cicli muniti di motore ausiliario”. Un imprevisto che andava evitato.
Ma non è un caso solitario. Dalla lista dei codici ATECO idonei sono esclusi i 45-XX-XX. Codici che raggruppano gli esercenti di cicli e motocicli e i negozi di mobilità elettrica. Dunque esattamente i diretti interessati dal bonus mobilità.
Se non mi registro perdo l’opportunità di accedere a tutti coloro che comprano bici con il bonus mobilità” lamenta un esercente che non riesce ad accedere al portale.

È escluso, dunque, dalla possibilità di registrarsi al portale chi possiede un negozio che vende moto e scooter elettrici, ma ai quali, nel tempo, ha affiancato biciclette con pedalata assistita e monopattini.
Sono però risultati idonei i titolari di commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l’agricoltura. Non mancano all’appello i codici del commercio all’ingrosso di prodotti chimici per l’industria, i commercianti di carburante e di mobili per la casa.
Per adesso chi ha segnalato il problema è riuscito a risolverlo. Resta però l’inefficienza di fondo. Verrà corretta la lista di codici autorizzati ad accedere al portale?

Le restrizioni sugli spostamenti per contenere il coronavirus fermano l’Eurobike 2020

Le restrizioni sugli spostamenti per contenere il coronavirus fermano l’Eurobike 2020

L’Eurobike 2020, nella sua speciale edizione, previsto dal 24 al 26 novembre è stata annullato a causa delle nuove norme per contrastare il Coronavirus.
Il riesame della situazione di crisi dovuta all’epidemia ha costretto il Salone Congressi di Friedrichshafen a prendere questa sofferta decisione. Gli organizzatori stanno ora sviluppando un formato live in loco per il prossimo anno. La volontà è quella di andare incontro alle future esigenze del settore. Data e dettagli saranno annunciati a tempo debito.

Le dichiarazioni di Klaus Wellmann

All’inizio di maggio, gli organizzatori avevano già deciso di spostare Eurobike 2020 da settembre a novembre.
“Il nostro concetto di igiene e sicurezza, e il numero positivo di registrazioni per l’Eurobike Special Edition ci avevano dato motivo di essere ottimisti fino a poco tempo fa. Purtroppo, gli ultimi sviluppi richiedono ora un ripensamento. È diventato estremamente improbabile che la situazione degli spostamenti migliori entro la fine di novembre. Anche il temporaneo divieto di alloggio rappresenta un ulteriore ostacolo. Di conseguenza ora è nostro dovere agire in modo responsabile. È in questo contesto e con il cuore pesante che abbiamo deciso di posticipare l’incontro dell’industria della bicicletta all’Eurobike di Friedrichshafen del prossimo anno ” annuncia Klaus Wellmann, CEO di Messe Friedrichshafen.

Uno sguardo al futuro

A causa del numero crescente di infezioni, le restrizioni sugli spostamenti che inizialmente riguardavano solo i paesi al di fuori dell’Europa sono state recentemente estese a un numero crescente di paesi europei e alle stesse regioni all’interno della Germania. Inoltre, molte aziende hanno annunciato divieti più severi sugli spostamenti interni. Il successo dell’Interboot Festival di settembre aveva dato una forte spinta e grande entusiasmo riguardo alle tematiche da trattare all’Eurobike.
“Ma ora, in definitiva, non c’è altra alternativa che annullare l’evento per quest’anno” spiega il capo di Eurobike, Stefan Reisinger. “Dopo che numerosi partecipanti hanno recentemente dichiarato la loro intenzione di non partecipare, l’Eurobike Special Edition 2020 non può più adempiere al suo compito di riunire domanda e offerta ” continua l’organizzatore, prima di guardare al futuro: “La nostra priorità ora è impostare la rotta per l’evento 2021, in modo da trovare il modo migliore per riunire il settore della bicicletta a Friedrichshafen e portarlo avanti. Annunceremo i dettagli a tempo debito. “

Inutile dire che Messe Friedrichshafen rimborserà ai partecipanti Eurobike eventuali quote e biglietti per gli espositori.

Per tutte le altre informazioni, visitare il sito di Eurobike.

In Gazzetta Ufficiale il decreto con i fondi da investire in piste ciclabili e per la sicurezza in aree urbane

In Gazzetta Ufficiale il decreto con i fondi da investire in piste ciclabili e per la sicurezza in aree urbane

In linea con il decreto “rilancio” del bonus mobilità, è uscito sul n. 251 della Gazzetta Ufficiale del 10 ottobre 2020 il Decreto del 12 agosto 2020 riguardo i fondi destinati alle piste ciclabili.

Il decreto prevede lo stanziamento di risorse per una serie di interventi infrastrutturali “per la progettazione e la realizzazione di ciclopiste turistiche e ciclostazioni, nonché per la progettazione e la realizzazione di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina”.

Un’ ulteriore spinta alla mobilità green

Le motivazioni sono chiare e in linea con quelle del decreto “rilancio” che prevede lo stanziamento di fondi per il bonus mobilità:

  1. Innanzitutto “la valenza strategica della promozione dello sviluppo della mobilità ciclistica, quale modalità di spostamento ecosostenibile”;
  2. La necessità di promuovere, inoltre, in area urbana e metropolitana, la mobilità ciclistica come mezzo di trasporto congruente con le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Uno “strumento idoneo, dunque, a limitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici e a ridurre l’impiego dei mezzi privati”;

Un decreto per pedalare in sicurezza

Si è tenuto conto, finalmente, della “necessità di assicurare alla mobilità ciclistica adeguati livelli di sicurezza” mediante l’ampliamento della rete ciclabile e delle corsie ciclistiche presenti in aree urbane e metropolitane.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha voluto fornire, così, una risposta alle esigenze di mobilità in modo tale da garantire sia una limitazione all’utilizzo delle auto, sia un contenimento delle difficoltà dei trasporti pubblici ad accogliere elevati numeri di passeggeri. Tutto questo in un’ottica di mitigazione dei rischi legati a un sovraffollamento dei mezzi pubblici e per un maggiore controllo del rischio epidemiologico.

Le cifre stanziate

Il decreto reca l’assegnazione di 137.244.458 euro totali da spartire nel biennio 2020/21:
Nel primo anno è stato previsto di stanziare 51.444.458 euro, mentre per il 2021 saranno messi a disposizione dei comuni e delle città che ne faranno richiesta 85.800.000 euro.

Chi sono i destinatari

Le risorse sono destinate alle città metropolitane, ai comuni capoluogo di città metropolitane, ai comuni capoluogo di regione o di provincia e ai comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti.

Un secondo criterio di idoneità per ottenere i fondi stanziati dal Ministero riguarda quei comuni che hanno già adottato i Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS) e i Piani urbani della Mobilità Ciclistica denominati «biciplan».
Tali piani prevedono infatti una serie di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, quali l’ampliamento della rete ciclabile e la realizzazione di corsie ciclabili.

Si è tenuto conto anche delle città con atenei universitari. Si parla infatti di investire nell’immediata realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra le università e le principali stazioni ferroviarie.

Tutto questo al fine di far fronte all’incremento della mobilità ciclistica a seguito delle misure adottate per limitare gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Criteri di ripartizione dei fondi

a)  30% a favore delle città metropolitane;

b) 40% a favore dei comuni capoluogo delle città metropolitane;
 
c) 27% a favore dei comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti;

d) 3% a favore dei comuni capoluogo di regione o di provincia con popolazione residente inferiore a 50.000 abitanti.

Nella definizione delle risorse si è inoltre considerato il principio di riequilibrio territoriale in favore delle Regioni del Mezzogiorno.
Si assicura, perciò, che il 34% delle risorse verrà destinato al “finanziamento della progettazione e della realizzazione di interventi localizzati  all’interno dei territori di città metropolitane o comuni presenti nelle regioni del Sud Italia”.

Tempistica ed attuazione degli interventi

  • Gli enti locali beneficiari delle risorse devono provvedere alla realizzazione degli interventi entro 22 mesi dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta.
  • Entro due mesi dalla realizzazione degli interventi, e comunque, non oltre i ventiquattro mesi dalla pubblicazione del decreto, gli enti beneficiari dei finanziamenti devono provvedere a inviare alla Direzione generale per i Sistemi di Trasporto ad impianti fissi ed il trasporto pubblico locale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la rendicontazione relativa all’intervento finanziato.
  • Il mancato adempimento da parte dell’ente locale degli obblighi di rendicontazione, determina la revoca del finanziamento.
  •  Le disponibilità derivanti dalla realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, sono destinate al finanziamento di ulteriori interventi con le stesse finalità volute dal decreto.
Eurobike Festival: Un’area separata per il trend delle cargo bike

Eurobike Festival: Un’area separata per il trend delle cargo bike

All’Eurobike Special Edition (24-26 novembre 2020), il tema di tendenza delle cargo bike ha il suo spazio espositivo separato: sono stati selezionati i primi argomenti e punti all’ordine del giorno.

Le cargo bike sono di tendenza – e il motivo non sembra essere solo il lockdown dovuto al Coronavirus.
Secondo un sondaggio del progetto europeo CityChangerCargoBike, nel 2019 il tasso di crescita in Europa tra i 38 produttori di cargo bike è stato di circa il 60%. Per il 2020 è previsto un ulteriore aumento del 53%.
La crescente domanda sta portando sul mercato della bici nuovi attori con nuove idee e temi proposti. Anche i produttori ormai affermati lavorano al costante perfezionamento dei loro prodotti.
Per offrire una panoramica dei nuovi sviluppi, è stato riservato uno spazio espositivo separato per tutto ciò che riguarda le bici da carico nell’edizione speciale Eurobike nello Zeppelin Cat Hall A1.

Nuove tecnologie per una guida più dinamica e sportiva

“È un piacere vedere che la domanda di cargo bike è in continuo aumento” afferma Dirk Heidrich, direttore dell’Eurobike Show, indicando gli oltre 25 espositori nell’area Cargo per il 2020. Tra loro specialisti internazionali come Urban Arrow, Johansson con il mio Esel, Douze, Citkar, Muli e Winther.
Le cargo bike in mostra, a due o tre ruote, mostrano una tecnologia migliorata, raffinata e sviluppata. Tutto questo per consentire una guida più sportiva e dinamica. Le cargo bike longtail con portapacchi estesi sono in aumento, perché consentono di trasportare un carico maggiore ma sono anche compatte quando devono essere parcheggiate. D’altra parte, c’è ancora poca richiesta per i modelli a quattro ruote, ma nascondono grandi potenzialità e potrebbero svolgere un ruolo importante in futuro.

Arne Behrensen, che dedica la sua piattaforma cargobike.jetzt a questo argomento di tendenza e sta lavorando insieme al team del festival allo sviluppo di un programma per l’area speciale, aggiunge: “È molto importante per un mercato in crescita come il segmento delle cargo bike, avere un luogo di incontro dove le persone possano scambiare idee, visualizzare prodotti e discutere le sfide da affrontare. Eurobike offre una piattaforma perfetta per tutto questo.”

I temi affrontati

Quattro grandi temi sono all’ordine del giorno alla fine di novembre a Friedrichshafen nel programma di accompagnamento di presentazioni e dibattiti organizzati dalla Eurobike Academy sul tema delle cargo bike.

  • Il primo di questi è uno sguardo più da vicino alla crescita e alle tendenze del mercato con il progetto CityChangerCargoBike. Dopo la tale indagine, i piani del progetto finanziato dall’UE includono anche una prima panoramica paneuropea del mercato online.
  • Il secondo punto all’ordine del giorno è la sicurezza. Poiché trasportano carichi pesanti, il telaio e le parti delle bici da carico devono sopportare maggiori sollecitazioni. I produttori di componenti stanno approfondendo l’argomento e stanno introducendo sul mercato linee di carico speciali come motori, freni e pneumatici.
  • Sono in corso lavori su uno standard di sicurezza europeo per le bici da carico. Lo sharing è un argomento interessante non solo per i fornitori privati ​​e commerciali, ma anche per i partner municipali. Nuovi concetti e finanziamenti stanno fornendo ripetutamente nuovi stimoli, non solo nelle regioni urbane ma anche nelle zone rurali. Anche vicino al Lago di Costanza stanno avvenendo una serie di sviluppi per rendere l’Area Cargo di interesse per aziende regionali e comuni.
  • Ultimo all’ordine del giorno è il trasporto passeggeri, che è ora soggetto a nuove normative e definizioni chiare nella nuova versione del regolamento tedesco sul traffico stradale (StVO). Di conseguenza, anche gli adulti possono essere trasportati in bicicletta, purché dotati di un sedile adeguato. Questo porta a nuove opportunità e tipologie di bici soprattutto per il trasporto passeggeri. Anche il velocar, un piccolo veicolo a pedali simile a un’auto per due persone, può godere di una futura rinascita.

L’esperienza pratica e i test ride sono molto importanti per tutti questi nuovi prodotti. Questo è il motivo per cui l’edizione Eurobike 2020 sarà caratterizzata da un’ampia area di prova.
“Continuiamo a sperimentare un grande interesse nel testare la crescente varietà di cargo bike”, sottolinea Behrense.

L’edizione speciale di Eurobike 2020 si svolge dal vivo a Friedrichshafen dal 24 al 26 novembre ed è aperta solo ai visitatori professionali. I biglietti sono disponibili esclusivamente online. Per tutte le altre informazioni, visitare: www.eurobike.com.

Arriva a Milano Swapfiets: il primo servizio di noleggio bici a lungo termine

Arriva a Milano Swapfiets: il primo servizio di noleggio bici a lungo termine

Arriva a Milano l’idea smart della bici a noleggio mensile che ha già conquistato oltre 200.000 persone in tutta Europa.
Swapfiets nasce dall’idea di tre giovani olandesi che hanno deciso di abbracciare una filosofia green per venire incontro alle esigenze di quelle città che vogliono nuovo respiro.

Se fino ad oggi Swapfiets era già sul mercato con il noleggio di classiche biciclette da città, adesso ha aperto la strada a “Power 7” la bici elettrica che va incontro alle esigenze del cittadino che sceglie la bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano. Attivo in tutta europa dal 2014, sbarca finalmente in Italia e sceglie Milano come trampolino di lancio. 

“Swapfiets è un concept innovativo che colma il divario tra il possedere e il noleggiare un mezzo, unendo entrambi gli aspetti in un nuovo modello di abbonamento. Un servizio che garantisce ai propri utenti di avere a disposizione una bici sempre funzionante e si rivolge agli appassionati delle due ruote che usano la bicicletta spesso, se non addirittura quotidianamente, e amano pedalare spensierati, senza doversi preoccupare di manutenzione o riparazioni – afferma Richard Burger, uno dei tre fondatori di Swapfiets – In definitiva, crediamo che per rendere le città più vivibili siano indispensabili soluzioni di mobilità alternative ed ecosostenibili come la nostra, che aiutano a ridurre il traffico automobilistico”.

Cosa offre Swapfiets

Un servizio unico e innovativo. Un abbonamento mensile fisso con assistenza tecnica assicurata.
Serve una riparazione? Lo staff di Swapsiet interviene rapidamente.
Basterà contattarli via Email oppure tramite Whatsapp o fissando un appuntamento con una telefonata. I tecnici ripareranno il danno in negozio o in un posto a scelta del cliente.

Come funzione Swapfiets

  • Accedi al sito
  • Scegli la città e il modello di bicicletta tra quelle disponibili
  • Fissa un appuntamento
  • Ritira il tuo mezzo in negozio o fattelo consegnare a casa in 48 ore

Diversi tipi di biciclette tra cui scegliere

Al momento su Milano sono disponibili la “Original” e la “Deluxe 7”. Le due biciclette hanno strutture unisex, ma sono di diverse taglie. Lo staff di Swapfiets provvederà a prendere le misure e a fornire al cliente la bici con il giusto fit.

noleggio bici milano

La Original presenta la tipica struttura olandese, freno a mano e contropedale, luci e lucchetto con chiusura antifurto possono essere tue a 16,90 al mese.
La Delux 7 invece, per 3 euro in più al mese, offre la comodità di sette marce.


É inoltre già possibile prenotare la bicicletta elettrica Power 7 con un’autonomia di 145 km e ricaricabile in sole 5 ore.
Il motore è Shimano Steps E6100, la trasmissione a catena, il telaio in alluminio è adatto ad entrambi i sessi e l’altezza di manubrio e sella sono regolabili per accontentare i ciclisti di altezze che variano dai 160 cm ai 200 cm. Un abbonamento mensile in questo caso costa 74,90 euro. 

Assistenza 24/24

Tutti gli abbonamenti prevedono un’assistenza smart. Lo store in Via Lupetta 3 avrà lo scopo di accogliere anche chi ha bisogno di un intervento immediato senza bisogno di prenotare alcun appuntamento. Qualora non fosse possibile sistemare il mezzo entro 10 minuti, la bicicletta verrà “sostituita” (swapped) con una nuova.
Da qui il nome Swapfiets, combinazione dei termini swap (scambiare) e fiets (bicicletta in olandese). Anche in caso di furto, l’abbonato riceverà subito una nuova bici sostitutiva, a fronte però del pagamento di una piccola franchigia assicurativa.

Swapfiets ha già rivoluzionato il mondo del noleggio bici e l’Europa si è colorata dei cerchioni tipicamente azzurri. Riuscirà Milano a vincere la sfida che gli viene proposta?

Bonus bici: il 3 novembre sarà un Click Day. Vademecum per essere i più rapidi

Bonus bici: il 3 novembre sarà un Click Day. Vademecum per essere i più rapidi

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Aggiornamento del 2/11/2020

La piattaforma www.buonomobilita.it, che consentirà di poter usufruire del bonus per incentivare la mobilità privata ecosostenibile sarà attiva da martedì 3 novembre, a partire dalle ore 9.00

All’indirizzo https://www.buonomobilita.it/ si legge:

“Alle ore 9:00, orario di avvio dell’iniziativa, si accede alla sala di attesa virtuale. Alle 9:30 a tutti agli utenti in sala di attesa verrà assegnato un posto in coda. Dalle ore 9:30 in poi tutti gli utenti che accedono all’applicazione web otterranno un posto in coda.
Si ricorda che: il contributo potrà essere erogato fino ad esaurimento dei fondi disponibili; pertanto, l’ingresso alla sala d’attesa virtuale e il posto in coda non garantiscono il rimborso o la generazione del buono mobilità.”

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Dal 3 novembre sarà attiva la piattaforma web del Ministero dell’Ambiente per richiedere il bonus mobilità e con ogni probabilità sarà una corsa al rimborso.

Confindustria Ancma ha motivo di preoccuparsi. Quello che si paventava poter divenire un “click day” si realizza come il peggiore degli incubi di chi, a maggio, aveva deciso di acquistare una bici con la candida speranza di vedersi rimborsare il 60% della spesa.
Il rimborso spetterà a chi per primo riuscirà ad inviare la richiesta tramite la piattaforma online sul sito del Ministero dell’Ambiente. La corsa sarà tra chi, appunto, aspetta il rimborso per l’acquisto già effettuato e chi, invece, manifesta il desiderio di acquistare il mezzo.

E’ necessario prestare attenzione soprattutto alla prima fase – afferma Confindustria Ancma – in quanto farà fede la data di inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto: è quindi necessario prepararsi e approcciare la procedura con rigore e tempestività”.

Impossibile prevedere il numero di richieste

I soldi non sono pochi, è vero, ma le richieste? Incalcolabili al momento. Non si tratta d’altronde del solo mercato della bicicletta e dell’eBike, ma anche di quello di handbike e dei monopattini. Quest’ultimo è un fattore decisivo. In effetti i monopattini venduti in Italia provengono da un mercato prevalentemente con base estera e calcolare il numero dei monopattini venduti è pressoché impossibile.

Le domande per il bonus bici per coloro che devono ancora procedere all’acquisto, inoltre, sono un altro aspetto che aggiunge dell’incertezza a una situazione che già è difficile da prevedere nei suoi sviluppi. Quante saranno le domande? E, soprattutto, chi farà richiesta quanto avrà intenzione di spendere del bonus mobilità? Il massimo? Come prepararsi?
Chi prenota il bonus dal 3 novembre infatti, avrà a disposizione la cifra massima (500 euro) dalla quale verrà scalata la spesa effettiva una volta che procederà all’acquisto effettivo. I soldi in avanzo verranno dunque rimessi a disposizione delle altre richieste solo successivamente.

La fase 1 (quella per chi aveva già acquistato la bici) e la fase 2 (quella di coloro che avrebbero fatto richiesta del voucher) sono di fatto diventate un’unica cosa. Ne avevamo parlato il 20 maggio in un articolo che rispondeva alle curiosità e alle richieste di informazioni sul bonus mobilità.
Ogni giorno la piattaforma online si azzera e ricalcola la cifra a disposizione.
Sarà dunque una vera e propria corsa al rimborso.

Come prepararsi – i richiedenti rimborso

Confindustria Ancma pubblica il Vademecum per arrivare preparati al 3 novembre.

  • Attivare prima del 3 novembre un’identità Spid (Sistema pubblico di identità digitale) se non se ne è già in possesso;
  • Scannerizzare il documento di acquisto intestato a nome del richiedente (fattura o scontrino parlante) e convertirlo in un documento in formato pdf;
  • Avere a disposizione le coordinate bancarie del proprio conto corrente su cui ricevere il rimborso.

Come prepararsi – i richiedenti bonus

L’identità Spid servirà anche a coloro che richiederanno il voucher per l’acquisto del mezzo. Un bonus che, ricordiamo, avrà una validità di trenta giorni (per spese effettuate entro 31 dicembre 2020).

Chi può fare richiesta?

I requisiti non cambiano.
Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).

Le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia. L’elenco dei Comuni appartenenti alle suddette Città metropolitane sono consultabili sui relativi siti istituzionali.
Per la popolazione dei Comuni si fa riferimento alla banca dati Istat relativa al 1 gennaio 2019.