La Commissione europea rende l’importazione di ebike dalla Cina soggetta a registrazione
Oggi, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, la Commissione europea sta sottoponendo a registrazione le importazioni di biciclette elettriche originarie della Repubblica Popolare Cinese. La Commissione europea non ha ancora imposto misure antidumping provvisorie. Ma è probabile sempre più probabile che arrivino. Il documento UE pubblicato oggi sembra essere d’accordo con tutte le accuse fatte dall’industria europea.
Con la pubblicazione odierna, l’UE sta rendendo soggette a registrazione le biciclette elettriche originarie della Repubblica Popolare Cinese (RPC) che “rientrano nei codici NC 8711 60 10 e ex 8711 60 90 (codice TARIC 8711 60 90 10).”
Motivi della registrazione
Il documento UE indica i motivi della registrazione “La Commissione dispone di prove sufficienti del fatto che le importazioni del prodotto in esame dalla RPC sono oggetto di dumping. Gli elementi di prova del dumping si basano su un confronto tra il valore normale così determinato e il prezzo all’esportazione (franco fabbrica) del prodotto in esame quando venduto per l’esportazione nell’Unione. Nel complesso, data l’entità dei presunti margini di dumping compresi tra il 193% e il 430%, questa prova fornisce un sostegno sufficiente in questa fase in cui i produttori esportatori praticano il dumping. ”
Il documento UE stabilisce inoltre che “La denuncia ha fornito prove sufficienti del presunto pregiudizio che mostrava un netto calo della quota di mercato dell’industria dell’Unione dal 42,5% nel 2014 al 28,6% nel periodo utilizzato per la denuncia, e livelli di redditività in calo dal 3,4% del fatturato nel 2014 al 2,1% nel periodo utilizzato per il reclamo e calcoli di underselling dal 153% al 206%. La Commissione ha quindi concluso che il primo criterio di registrazione era soddisfatto per quanto riguarda la parte relativa alla pratica del dumping. ”
Sovvenzioni fornite dal governo cinese
L’UE sostiene inoltre le accuse fatte dall’EBMA sulle sovvenzioni fornite dal governo cinese alle società esportatrici di biciclette elettriche. Il documento afferma che “Le prove disponibili in questa fase mostrano che le esportazioni del prodotto in esame beneficiano di sovvenzioni. Inoltre, la Commissione dispone di prove sufficienti del fatto che le pratiche di sovvenzione dei produttori esportatori causano un pregiudizio grave all’industria dell’Unione. In questa fase dell’inchiesta non è ancora possibile stimare l’importo delle sovvenzioni. L’ammontare dell’eventuale futura passività è fissato al livello di eliminazione del pregiudizio stimato sulla base della denuncia anti-sovvenzioni, ossia il 189% sul valore all’importazione CIF del prodotto in esame. “
Il documento UE termina con “La registrazione scade nove mesi dopo la data di entrata in vigore del presente regolamento. Tutte le parti interessate sono invitate a comunicare le loro osservazioni per iscritto, a fornire elementi di prova o a chiedere di essere ascoltati entro 21 giorni dalla data di pubblicazione del presente regolamento. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Di seguito il link a: Regolamento di implementazione della Commissione Europea