Il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo sulle norme UE riguardo le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). Le nuove regole riflettono le esigenze attuali degli Stati membri e gli attuali obiettivi politici. Gli aggiornamenti garantiscono che gli Stati membri siano tutti trattati allo stesso modo e offrono loro maggiore flessibilità per applicare aliquote IVA ridotte e zero.
Il Consiglio ha aggiornato l’elenco dei beni e servizi per i quali sono consentite aliquote IVA ridotte. L’aggiornamento dell’elenco è stato guidato da una serie di principi, quali il vantaggio del consumatore finale e l’interesse generale. Tuttavia, per evitare una proliferazione di aliquote ridotte, il Consiglio ha deciso di limitare il numero di voci a cui potrebbero essere applicate aliquote ridotte.
Il Consiglio ha inoltre deciso di garantire che tutti gli Stati membri siano trattati allo stesso modo. Per raggiungere questo obiettivo, sono state aperte a tutti gli Stati membri le deroghe esistenti che consentivano ad alcuni Stati membri di applicare aliquote preferenziali per determinati prodotti, purché compatibili con i principi concordati.
È stata inoltre aggiunta una nuova disposizione nella direttiva IVA per affrontare possibili crisi future e consentire agli Stati membri di rispondere rapidamente a circostanze eccezionali, come pandemie, crisi umanitarie o disastri naturali.
Il Consiglio ha eliminato gradualmente le aliquote IVA ridotte e le esenzioni sui combustibili fossili entro il 1° gennaio 2030. Le aliquote ridotte e le esenzioni per i fertilizzanti chimici e i pesticidi chimici scadranno entro il 1° gennaio 2032. Il Consiglio ha introdotto nell’elenco beni e servizi rispettosi dell’ambiente per i quali sono consentite aliquote ridotte quali le biciclette elettriche.