Tre atlete svizzere si aggiudicano il primo, secondo e terzo posto nel cross country femminile di mountain bike. Intervistata da RSI appena dopo la gara, Jolanda Neff è concitata e commossa per la straordinaria impresa. “Sono davvero molto contenta ed emozionata per quanto successo oggi in questa gara. Ci siamo preparati nel dettaglio per affrontare una grande tecnica ed impegnativa anche dal punto di vista fisico. Poi questa mattina ha piovuto anche abbondantemente. Il percorso è stato modificato. Noi abbiamo dovuto resettare velocemente e capire come interpretare. Oggi in un’ora siamo riusciti a capire e ad adattarci velocemente alla nuova situazione”.
“Per me è una storia incredibile”, dice Jolanda. “Dal test pre-olimpico su questo stesso percorso alla fine del 2019, non avevo più vinto nulla. Gli ultimi anni sono stati duri. Fortunatamente il mio entourage mi ha sostenuta. La mia priorità era rimettermi in salute dai problemi fisici, per evitare ulteriori contrattempi. Poi, in giugno, mi sono fratturata una mano. Questo mi ha impedito di andare in mountain bike per sei settimane. Ma oggi doveva essere la mia giornata”.
Il podio:
Dicevamo quindi che 3 ragazze svizzere hanno trionfato nella gara di cross country di Tokyo 2020: Jolanda Neff ha vinto l’oro, seguita dall’argento di Sina Frei e dal bronzo di Linda Indergrand.
Nella storia delle olimpiadi solo nel 1924 e nel 1936 si era assistito ad un podio tutto rossocrociato. Ed è la nona volta che si esiste ad un podio femminile tutto di donne provenienti dalla stessa nazione.
Il percorso così insidioso, la pioggia è venuta giù a dirotto, a Izu ha piovuto poche ore prima dell’inizio della corsa, la rottura della mano avvenuta a giugno (solo 6 settimane fa) hanno reso questa vittoria ancora più magnifica.
“Le condizioni erano le più difficili possibili”. ” Era importante partire bene, trovare il ritmo. Mi piace correre da sola davanti, soprattutto in discesa, mi sento più a mio agio. Tutto ha funzionato a nostro favore. Abbiamo lavorato molto sulla tecnica e i riflessi”
La Neff ha 28 anni. Per lei è la prima medaglia olimpica. A Rio 5 anni fa era arrivata 6a. Questa vittoria va ad aggiungersi al titolo mondiale del 2017 e ai tre europei 2015, 2016, 2018.
Gli infortuni e il recupero
Sono stati anni davvero duri per la campionessa svizzera. Oltre alla frattura del 13 giugno di quest’anno alla mano, alla fine del 2019 Jolanda si ruppe la milza, una costola e il perforamento di un polmone. E ancora, all’inizio del 2018, Jolanda si ruppe clavicola e gomito.
Jolanda Neff ha sempre stretto i denti per rimontare in sella. Ha sempre voluto ritornare tra le migliori. Solo una fuoriclasse assoluta poteva recuperare in questo modo e condurre la squadra elvetica a questo straordinario successo.