Cordiano Dagnoni è il nuovo presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Succede, dopo 16 anni, a Renato Di Rocco.
Al ballottaggio supera Silvio Martinello, ottenendo 128 voti e il 55,9%. I vicepresidenti sono Carmine Acquasanta (vicario), Ruggero Cazzaniga, Norma Gimondi. Consiglieri: Fabrizio Cazzola, Giovanni Vietri, Gianantonio Crisafulli, Fabio Forzini, Chiara Teocchi, Giancarlo Masini e Serena Danesi.
Il dirigente lombardo, 56 anni, ex pistard e presidente del Comitato regionale della Lombardia nel quadriennio 2017-2020, ha superato al ballottaggio Silvio Martinello, ottenendo 128 voti, il 55,9%, contro 96.
“Il primo obiettivo è quello di ricompattare il movimento e voglio farlo con il contributo di tutti, anche di coloro che non mi hanno votato.
Sono cresciuto nel motto ‘delega e controlla’; sono convinto che sia un ottimo modo per far crescere ancora di più una Federazione che ha bisogno di competenze, dinamismo e entusiasmo di tutti.“
Il gruppo di lavoro che è uscito da queste elezioni è espressione di tante sensibilità, com’è giusto che sia in una federazione vitale e ricca come la nostra. E’ giusto, per questo, si tengano in considerazione le istanze di tutte le realtà regionali e territoriali, come ho più volte ricordato durante questa campagna elettorale.
Il programma
“La nostra ambizione sarà quella di poter strutturare la Federazione come una grande azienda. In tal modo ottimizzeremo le risorse disponibili e valorizzeremo al meglio le figure che operano in ambito federale. L’obiettivo è di creare efficienza stimolando e coinvolgendo le risorse interne ed i collaboratori.
In funzione di ciò si prevede maggior autonomia ai Comitati Regionali e Provinciali per sostenere l’attività di base.
A livello centrale sarà demandato tutto ciò che è informatizzato e standardizzabile, delegando ai Comitati Regionali e Provinciali quello che può snellire le procedure.
Molto spesso i vertici della FCI sono scollegati dalle problematiche della base. Per questo motivo sarà rivolta la massima attenzione alla ricostruzione di uno stretto rapporto, tra la FCI centrale, gli organi periferici e le società.
Efficienza vuol anche dire facilitare la vita delle società, che sono il cuore pulsante della nostra struttura attraverso un’attività di semplificazione, una sburocratizzazione al fine di rendere le procedure più snelle e veloci.”