Siamo finalmente arrivati al fatidico 3 novembre e il portale online per fare richiesta del bonus mobilità è attivo. Più o meno, aggiungiamo noi. L’Italia è ferma davanti allo schermo di pc che non danno segni di muoversi. L’accesso da mobile è impossibile, le liste di attesa sono di ore e il rimborso incerto.
Come funziona il portale per ottenere il bonus mobilità
Innanzitutto si viene messi in attesa di accedere al sito. Probabilmente per evitare che subisca i rallentamenti che si verificarono per il sito dell’INPS e che fecero molto discutere durante il periodo di lockdown. La causa è da collegarsi all’ingente numero di domande che si prevede possano giungere. Dal momento che l’utente riesce ad accedere, avrà a diposizione 20 minuti di tempo per riuscire ad inoltrare la richiesta, che, si sottolinea, non dà la garanzia automatica del rimborso o della generazione del buono mobilità.
Né l’accettazione alla “sala d’attesa” né tantomeno l’accesso al sito o la registrazione saranno garanzia di corresponsione del contributo, che, come era stato anticipato, sarà erogato fino all’esaurimento di fondi disponibili.
Come prepararsi
All’area riservata si accede esclusivamente tramite le credenziali SPID con livello di sicurezza 2. Le credenziali di Livello 2 sono costituite da un username e password create dall’utente durante la registrazione dell’Identità e da una One Time Password, cioè un codice di accesso limitato a un breve periodo di tempo, che garantisce l’autenticazione e conseguente accesso ai servizi in modo sicuro.
In caso di richiesta di rimborso di un mezzo già acquistato nel periodo che va dal 4 maggio al 3 novembre, è consigliato avere con sé IBAN, copia elettronica della fattura o dello scontrino parlante in formato PDF, JPG o PNG e partita Iva del rivenditore.
Consigliamo di prepararsi a una lunga attesa. In quanto, solo questa mattina le richieste superavano il numero di 93.000.
A quanto pare, inoltre, l’accesso da mobile alla virtual room non funziona. Risulta necessario avere un pc e consigliamo di refreshare spesso la pagina per rilevare il vero avanzamento della graduatoria.
Al termine della compilazione del form, se tutto dovesse andare per il verso giusto comparirà una piccola finestra che assicurerà l’acquirente della buona riuscita del rimborso.

“Lo scontrino è stato acquisito correttamente, l’accredito verrà effettuato sul conto corrente indicato”. Rassicura.
Tempo di attesa?
Circa tre ore, rispetto alla nostra esperienza. Occorre armarsi di pazienza, prendere un permesso da lavoro, eventualmente, e sperare che il sito regga il numero elevatissimo di richieste.
Un vero e proprio Click day dunque. Quello che era stato scongiurato dallo stesso Ministro dell’Ambiente in realtà si è realizzato, e l’Italia, al momento, ha gli occhi puntati sullo schermo di un pc. Nella speranza che i fondi non finiscano prima che arrivi il proprio turno.
Un paese bloccato, altro che bonus mobilità!