In linea con il decreto “rilancio” del bonus mobilità, è uscito sul n. 251 della Gazzetta Ufficiale del 10 ottobre 2020 il Decreto del 12 agosto 2020 riguardo i fondi destinati alle piste ciclabili.
Il decreto prevede lo stanziamento di risorse per una serie di interventi infrastrutturali “per la progettazione e la realizzazione di ciclopiste turistiche e ciclostazioni, nonché per la progettazione e la realizzazione di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina”.
Un’ ulteriore spinta alla mobilità green
Le motivazioni sono chiare e in linea con quelle del decreto “rilancio” che prevede lo stanziamento di fondi per il bonus mobilità:
- Innanzitutto “la valenza strategica della promozione dello sviluppo della mobilità ciclistica, quale modalità di spostamento ecosostenibile”;
- La necessità di promuovere, inoltre, in area urbana e metropolitana, la mobilità ciclistica come mezzo di trasporto congruente con le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Uno “strumento idoneo, dunque, a limitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici e a ridurre l’impiego dei mezzi privati”;
Un decreto per pedalare in sicurezza
Si è tenuto conto, finalmente, della “necessità di assicurare alla mobilità ciclistica adeguati livelli di sicurezza” mediante l’ampliamento della rete ciclabile e delle corsie ciclistiche presenti in aree urbane e metropolitane.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha voluto fornire, così, una risposta alle esigenze di mobilità in modo tale da garantire sia una limitazione all’utilizzo delle auto, sia un contenimento delle difficoltà dei trasporti pubblici ad accogliere elevati numeri di passeggeri. Tutto questo in un’ottica di mitigazione dei rischi legati a un sovraffollamento dei mezzi pubblici e per un maggiore controllo del rischio epidemiologico.
Le cifre stanziate
Il decreto reca l’assegnazione di 137.244.458 euro totali da spartire nel biennio 2020/21:
Nel primo anno è stato previsto di stanziare 51.444.458 euro, mentre per il 2021 saranno messi a disposizione dei comuni e delle città che ne faranno richiesta 85.800.000 euro.
Chi sono i destinatari
Le risorse sono destinate alle città metropolitane, ai comuni capoluogo di città metropolitane, ai comuni capoluogo di regione o di provincia e ai comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti.
Un secondo criterio di idoneità per ottenere i fondi stanziati dal Ministero riguarda quei comuni che hanno già adottato i Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS) e i Piani urbani della Mobilità Ciclistica denominati «biciplan».
Tali piani prevedono infatti una serie di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, quali l’ampliamento della rete ciclabile e la realizzazione di corsie ciclabili.
Si è tenuto conto anche delle città con atenei universitari. Si parla infatti di investire nell’immediata realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra le università e le principali stazioni ferroviarie.
Tutto questo al fine di far fronte all’incremento della mobilità ciclistica a seguito delle misure adottate per limitare gli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Criteri di ripartizione dei fondi
a) 30% a favore delle città metropolitane;
b) 40% a favore dei comuni capoluogo delle città metropolitane;
c) 27% a favore dei comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti;
d) 3% a favore dei comuni capoluogo di regione o di provincia con popolazione residente inferiore a 50.000 abitanti.
Nella definizione delle risorse si è inoltre considerato il principio di riequilibrio territoriale in favore delle Regioni del Mezzogiorno.
Si assicura, perciò, che il 34% delle risorse verrà destinato al “finanziamento della progettazione e della realizzazione di interventi localizzati all’interno dei territori di città metropolitane o comuni presenti nelle regioni del Sud Italia”.
Tempistica ed attuazione degli interventi
- Gli enti locali beneficiari delle risorse devono provvedere alla realizzazione degli interventi entro 22 mesi dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta.
- Entro due mesi dalla realizzazione degli interventi, e comunque, non oltre i ventiquattro mesi dalla pubblicazione del decreto, gli enti beneficiari dei finanziamenti devono provvedere a inviare alla Direzione generale per i Sistemi di Trasporto ad impianti fissi ed il trasporto pubblico locale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la rendicontazione relativa all’intervento finanziato.
- Il mancato adempimento da parte dell’ente locale degli obblighi di rendicontazione, determina la revoca del finanziamento.
- Le disponibilità derivanti dalla realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, sono destinate al finanziamento di ulteriori interventi con le stesse finalità volute dal decreto.