Sono in tanti a richiamare il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa agli impegni presi e molti lo fanno su Twitter con l’hashtag #bonusbici.
Tanti tweet che cercano novità sul bonus bici e che rimangono ancora senza risposta.
La domanda è sempre la stessa: “Che fine ha fatto il #bonusbici?”.
Qui le caratteristiche dell’intervento: bonus bici
Risale al 3 giugno 2020 (Giornata Mondiale della Bicicletta) l’ultimo comunicato stampa del Ministero dell’Ambiente sul tema. Il Ministro si era detto certo di poter “rifinanziare ed estendere anche al prossimo anno con ulteriori fondi ministeriali”.
“Non lasceremo indietro nessuno e stiamo studiando il modo per evitare il click day” aveva aggiunto. Ma al momento tutto tace sul sito del Ministero dell’Ambiente.
Le FAQ presenti sul sito del Ministero dell’Ambiente sono state aggiornate l’ultima volta l’11.06.20 e sono disponibili qui: https://www.minambiente.it/bonus-mobilita
Qualche novità sembra invece provenire dal Decreto Agosto (n° 104 del 14/08/2020), pubblicato in Gazzetta il 17 agosto, che conferma il bonus mobilità (e perciò anche il bonus bici).
Cosa sappiamo di certo
- Smentita l’esistenza di una fantomatica App, per vedersi riconosciuto il bonus, basterà compilare un form accessibile dal sito del Ministero dell’Ambiente.
- Il modulo dovrà essere compilato con i dati del beneficiario, la fattura o lo scontrino parlante e il codice Iban.
- Il rimborso pari al 60% verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario fino a un massimo di 500 euro entro 10/15 giorni dal momento della richiesta.
- Il bonus ha validità retroattiva e comprende gli acquisti avvenuti dal 4 maggio 2020 fino al 31 dicembre 2020.
- Le modalità di richiesta del bonus dopo la messa online della piattaforma digitale potrebbero cambiare per chi avrà intenzione di acquistare un mezzo da settembre in poi. Il rimborso verrà accordato con il rilascio di un buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati.
Il motivo del ritardo
Tutta colpa di una “divergenza di vedute” tra il Ministero dell’Ambiente e quello dei Trasporti. E, per questo, il decreto interministeriale attuativo del bonus ha subito il forte ritardo di cui ci siamo potuti, ahinoi, accorgere.
Se, da una parte, si indicava come necessaria condizione per compilare la domanda, la fattura di avvenuto acquisto, dall’altra si richiedeva, invece, soltanto lo scontrino.
La diatriba sarebbe stata risolta con il Ministero dell’Ambiente che, pare, abbia riconosciuto come buona l’opzione dello scontrino parlante che indica, cioè, tutti i dettagli dei beni acquistati e il codice fiscale dell’acquirente.
Anche se ad oggi tra le FAQ pubblicate sul sito del ministero si parla solo di ‘fattura’.
I soldi basteranno per tutti?
Oltre ai 120 milioni di euro già previsti, il Ministro Costa ha annunciato di aver recuperato 70 milioni euro e di volerne ottenere altri 50, arrivando così a una somma complessiva di 240 milioni di euro da stanziare per il bonus, che ci sarà, dunque, ma “fino a fine risorse”, si precisa nel Decreto Agosto.
In base a quali regole di priorità verrà assegnato il bonus
L’ordine delle domande verrà smaltito in base alla data di acquisto: chi ha acquistato per primo la bicicletta o il monopattino avrà priorità di rimborso sugli altri.
In merito a quanto riportato da QuiFinanza, indiscrezioni di Palazzo Chigi smentiscono dunque il tanto temuto “Click -day”. Lo scontrino parlante o la fattura saranno necessari per verificare la data di acquisto del mezzo.
La precedenza, dunque, sarà data a chi ha acquistato dal 4 maggio in poi e non in base all’ordine di prenotazione del bonus tramite la piattaforma.
Non ci sarà nemmeno una ridistribuzione delle risorse tra tutti i contendenti (con un abbassamento della percentuale della quota di rimborso che sarebbe scesa sotto il 60%) e il tetto massimo di 500 euro rimarrà invariato.
Le risorse non sono infinite
Con ogni probabilità, però, le risorse non basteranno per tutti.
La “corsa all’acquisto” ha raggiunto numeri inaspettati e, sebbene la cifra a disposizione per il bonus sia quasi raddoppiata, potrebbe comunque non essere sufficiente a coprire la domanda.
Ma niente paura!
Gli acquirenti (passati e futuri) non rimarranno senza rimborso. Il Ministero dell’Ambiente ha rassicurato che il bonus mobilità sarà oggetto di rifinanziamento nella Legge di Bilancio 2021 e nessuno, così, “verrà lasciato a piedi”.