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Con l’annuncio da parte del Presidente del Consiglio della prossima graduale uscita dalla fase di cosiddetto lockdown, il tema della mobilità sta assumendo un ruolo centrale del dibattito poiché chiamato a nuove sfide che concilino le esigenze di milioni di pendolari con le norme di prevenzione sanitaria dettate dal distanziamento sociale.

La “fase 2” riguardante i trasporti al momento è sottoposta al vaglio delle ipotesi contenute nelle molteplici bozze elaborate dai diversi gruppi di studio formati dalle aziende di settore. Risulta però abbastanza prevedibile che tale fase durerà fintanto che non saranno trovati un vaccino od un protocollo terapeutico sicuro per combattere l’infezione da Covid19.

Si sta quindi ragionando su come evitare il sovraffollamento delle ore di punta sui mezzi pubblici, cercando di garantire allo stesso tempo flussi di persone il più possibile comparabili alla situazione pre-emergenza. Escludendo i lavoratori che potranno continuare ad usufruire di soluzioni in smart working, a tutti gli altri verrà richiesto di fare ricorso a soluzioni di spostamento individuale oppure di adeguarsi ai nuovi modi e tempi del trasporto pubblico: bus e metropolitane infatti non potranno più viaggiare a pieno carico, costringendo la maggior parte delle persone a mettere in conto una dilatazione dei tempi necessari per il tragitto casa-lavoro. Pur cercando di aumentare la frequenza delle corse, i mezzi pubblici andranno prevedibilmente incontro al raggiungimento di limiti riguardo parco mezzi e slot temporali disponibili. Appunto per questo sono allo studio soluzioni che incentivino al massimo gli spostamenti su due ruote.

Nella sua lettera appello, il Presidente di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) Paolo Magri ricorda al Presidente del Consiglio che, “…l’uso dei mezzi a due ruote, offre una forma di mobilità individuale che soddisfa le esigenze di distanziamento sociale, salvaguarda la sostenibilità ambientale e – nel caso della bicicletta – un comprovato aumento del metabolismo e delle difese immunitarie.” Ed ancora riguardo il “…ruolo che le due ruote hanno sempre interpretato all’interno del sistema della mobilità: riduzione dei tempi di percorrenza, minore occupazione dello spazio pubblico in sosta, abbattimento dei livelli di traffico e inquinamento, costi di utilizzo contenuti.

Sperando nell’implementazione di soluzioni di bike sharing da parte delle municipalità, le biciclette possono davvero rappresentare una soluzione salutare per il trasporto urbano.