Da oggi a Milano sarà più facile parcheggiare la bici in modo sicuro. L’iniziativa di PAVÉ MILANO in Via Felice Casati 27 apre la strada a nuovi parcheggi per le bici: grazie a una delibera del 2016 è possibile chiedere alla Pubblica Amministrazione di attrezzare il suolo pubblico, incluse zone adibite a parcheggio per auto, con rastrelliere per legare la bici.
Milano, 26 settembre 2018. Via Felice Casati 27.
Davanti alle vetrine di Pavé c’è un folto drappello di ciclisti che commenta questa piccola “nuova piazza”. La sede stradale, normalmente affollata di auto parcheggiate, da oggi è libera e utilizzata per il parcheggio di bici.
C’è l’Assessore alla Mobilità Marco Granelli. Decisamente contento di avere contribuito a rendere più gradevole questo piccolo spazio in una piccola via secondaria di Milano. E’ felice perché l’iniziativa è nuova e promettente: lo spazio utilizzato per il parcheggio di auto, potrà essere destinato al parcheggio di bici.

L’Assessore Marco Granelli parcheggia la bici davanti a Pavé Milano

Le logiche, in prima approssimazione, sono cinque:
– si tratta di suolo pubblico già adibito a parcheggio;
– bisogna fare una richiesta di tipo amministrativo e attendere l’approvazione,
– i costi per l’acquisto e la posa della struttura sono sostenuti dal richiedente,
– non sono previsti costi per l’uso di suolo pubblico
– le strutture per il parking delle bici devono essere quelle previste ed approvate dal Municipio di Milano. Si parla di “archetti”, “rastrelliera tipo Verona”, e poche altre.
Quattro parole con Luca Scanni, promotore di questa iniziativa di bike parking
Luca ha fondato Pavé nel Maggio 2012 con Diego Bamberghi e Giovanni Giberti. “Siamo in tre, con competenze diverse. Ma alla base c’è una solida formazione di scuola alberghiera per offrire il meglio della pasticceria… e non solo”
“Con Marco Mazzei e lo Studio Principioattivo da anni ragioniamo per agevolare il parcheggio delle bici davanti al negozio. E per rendere più gradevole lo spazio davanti alle vetrine. Finalmente, nel 2016, una delibera del Comune ha consentito ai commercianti di installare a loro spese delle rastrelliere davanti ai negozi. Non solo sui marciapiedi, ma anche in corrispondenza di parcheggi per le auto”.
Luca non è un biker incallito. E’ un milanese che ha cuore la sua pasticceria, i clienti e anche il bene comune. Luca si guarda in torno felice:
“l’aria oggi è cambiata. Una rastrelliera consente di avere una piccola piazza davanti al negozio. Non piu’ soltanto una via. “Non sono assolutamente contro le macchine. Ma voglio dare una opportunità in più a chi vuole muoversi in modo diverso. Qui i pali erano presi d’assalto. Con bici parcheggiate di traverso sul marciapiede. Lo stallo fatto in modo corretto, longitudinale e non trasversale, fa bene a tutti.”

E gli automobilisti?
“Non credo che 4 posti in meno in questa via costituiscano un problema per il loro parcheggio. Anzi, tutti siamo automobilisti, scooteristi, ciclisti, pedoni. Tutti possono avvantaggiarsi degli archetti che abbiamo messo qua davanti.”
Cosa si potrebbe fare per migliorare la vivibilità di questa via?
“Se percorriamo Via Felice Casati nel senso di marcia, provenendo da Corso Buenos Aires, fino a Via Lazzaretto è Zona 30. E’ un peccato che il limite 30 all’ora si interrompa nonostante vi siano due scuole sulla via. Penso che sia importante lavorare per consentire la convivenza di mezzi diversi sulle strade secondarie. La Zona 30 è un vantaggio per tutti: abitanti, pedoni, ciclisti, automobilisti e ovviamente commercianti. Migliora la qualità della vita di tutti!”
“Le prescrizioni urbanistiche impongono l’applicazione di alcune norme. Per cui davanti a Pavé siamo riusciti a collocare 12 archetti che consentono il parking a 18 bici. Mi piacerebbe ottimizzare l’occupazione del suolo pubblico: a parità di metri quadri dedicati, bisognerebbe aumentare la densità delle bici.”

