Il Municipio di Milano anticipa la data della pensione dei diesel. Entro il 2025 tutti gli Euro diesel, di qualsiasi categoria, non potranno circolare per le strade di Milano, almeno per quanto riguarda i giorni feriali del semestre invernale.
È previsto dall’ordine del giorno presentato da Noi per Milano, prima firma Elisabetta Strada e approvato dal Consiglio comunale con 30 voti a favore (tra cui anche i 5 Stelle), 7 contrari (Forza Italia e Lega). Viene altresì anticipato di un anno, all’1 ottobre 2019, il blocco in tutta la città dei diesel euro 4.
Ma come trasformare l’ordine del giorno in delibere vere e proprie?
L’auspicio è che a fronte di una forte limitazione, vi siano anche interventi propositivi per favorire tutte le forme di mobilità sostenibile.
Vorremmo che la lotta all’inquinamento fosse accompagnata da una progressiva revisione dell’uso del suolo pubblico e da una veloce revisione delle logiche che devono favorire la convivenza sulle strade di mezzi diversi.
Sono importanti le infrastrutture. Ma forse ne esistono già tante! Si tratta di diminuire, fino ad annullare, l’antagonismo tra diversi mezzi di trasporto. Tra l’automobilista e il taxista, tra il ciclista e il motociclista e tra l’automobilista e il ciclista. Tra pedoni e auto e mezzi per il trasporto merci. E così via. Sono veramente numerose le misure possibili volte a contrastare l’uso smodato dei mezzi più inquinanti. Sarà possibile un giorno favorire orari di lavoro più flessibili per evitare che orde disumane si muovano tra le 7 e le 9 del mattino. Riusciremo ad imporre che non vi sia MAI il parcheggio in seconda fila che ostacola un flusso ordinato di traffico e costituisce una barriera per chi viaggia sulla corsia di destra: primi fra tutti i ciclisti? riusciranno i vigili a fare rispettare elementari regole circa il divieto di sosta in intere vie dove il traddico viene ostacolato provocando costantemente ingorghi? Possiamo ambire a ampie zone con vincoli inflessibili a 30 km / ora?
Prima di vietare, bisogna ‘limitare’ e proporre alternative.
Queste le parole di Marco Granelli Assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano.
“Oggi il Consiglio Comunale di Milano ha approvato un ordine che delinea le importanti scelte di Milano per la lotta all’inquinamento dell’aria. “Milano 2025. Gasolio e Diesel Free” cioè una Milano che preveda:
• zero caldaie a gasolio dal 1 ottobre 2023;
• in tutto il Comune una mobilità priva di veicoli diesel dal 2025;
• una zona centrale interna alla cerchia dei bastioni con mobilità senza l’utilizzo di carburanti fossili dal 2030.
In accordo con la Giunta anche alcune precise scadenze:
1 ottobre 2018 blocco in tutta la città dei diesel euro 3;
1 ottobre 2019 blocco in tutta la città dei diesel euro 4;
1 ottobre 2024 blocco in tutta la città dei diesel euro 5;
e poi dal 2025 blocco permanente di tutti i diesel compreso euro 6 con deroghe per un tempo da definirsi per chi ad oggi possiede già un diesel euro 6, per mezzi pesanti e bus.
Il Comune ha scelto anche di mettere a disposizione risorse nel 2018 e nel 2019 per favorire chi vuole cambiare caldaie o veicoli inquinanti, e quindi sta predisponendo un bando per le caldaie di 24 milioni e uno per il ricambio dei veicoli merci o utilizzati per lavoro di 6 milioni di €.
Scelte e investimenti significativi per migliorare l’aria che respiriamo: regole e incentivi. Ora incontreremo i nuovi assessori regionali e speriamo che anche Regione Lombardia faccia la stessa cosa, utilizzando i 2 milioni di € già ricevuti da Roma e aggiungendone di propri, cosi i milanesi e i lombardi potranno essere aiutati a fare scelte importanti.”
Perché non sia solo uno slogan è fondamentale che vengano indicate le alternative per la mobilità urbana.
Una città ‘gasolio e diesel free, cosa significa? Sarà una città veramente aperta a bici ed e-bikes? Le auto verranno sostituite da altre auto o c’è una visione completa sulla mobilità dei prossimi anni? Il commuting urbano è un tema fondamentale, ma esistono infinite situazioni in cui non si può chiedere al cittadino di rinunciare all’auto che possiede. Non solo per un uso in ambito lavorativo, ma anche per spostarsi con la famiglia o per accompagnare la nonna anziana alle visite mediche. Non tutti hanno le tasche piene per convertire la Station Wagon Euro 4 in una vettura altrettanto capiente ibrida o elettrica.
Certo, l’idea di una città progressivamente meno congestionata dal dilagante traffico, che assuma le fattezze di un ambiente a misura d’uomo è il nostro auspicio. Non bastano proclami, non bastano ordini del giorno, non bastano certo 24 milioni. La città chiede sistemi multimodali sostenibili, chiede di poter pedalare in sicurezza anche nella carreggiata principale. E non solo sui marciapiedi o nelle ciclabili.